5 consigli per migliorare la comunicazione del tuo brand
Nell’ultimo mese la frase che ho sentito pronunciare più di frequente da colleghi o in generale da chi in azienda è incaricato di produrre contenuti social è stata:
“ormai mantenere il ritmo di pubblicazione è diventato impossibile”.
Si tratta di un commento che ho ascoltato spesso, ma – affidandomi a una stima assolutamente personale – che da inizio 2019 è diventato sempre più frequente.
Questo perché il Social Media Manager medio è costretto spesso a postare almeno 3 post a settimana su Facebook, 3 stories al giorno e altrettanti post su Instagram, e un paio di dirette a settimana.
Pare infatti che la maggior parte dei social media guru consigli questa frequenza, e in pochi hanno il coraggio di discostarsi da questo canone. Senza calcolare i post sponsorizzati.
Se poi pensiamo che per ogni post o story occorre pensare a immagini, copy o video, il carico è effettivamente molto pesante. Se non si dispone di un budget adeguato e di una squadra di professionisti si può avere l’impressione di affogare in un mare di contenuti.
Quando postare sui social diventa un incubo
Sostenere questa frequenza di pubblicazione è già difficile se stiamo curando la comunicazione per un brand interessante o che opera in un settore che offre molti spunti – moda, viaggi, cibo, tanto per fare qualche esempio. Ma pensate a chi è obbligato a curare la comunicazione di clienti che hanno attività con meno attrattive.
La domanda in questi casi non è come fare a tenere il ritmo ma: siamo davvero sicuri che tutto questo sia necessario?
In altre parole: nostri follower vogliono veramente contenuti creati solo per riempire un calendario editoriale? Sia ben chiaro che non ho nulla contro i calendari editoriali – io stessa ne propongo uno da scaricare gratuitamente. Ma credo fermamente che i calendari siano da usare per organizzare il contenuto e non come gabbie nelle quali rinchiuderci. Non è che dobbiamo per forza riempirle ogni casella quasi fossimo in preda a un terribile horror vacui.
Qualità, quantità e diversificazione
Sicuramente la quantità di post non è indice di qualità. Sì, è vero che apparire più spesso nel feed dei propri utenti contribuisce a impedire che questi si dimentichino dell’esistenza del nostro brand. Ma se i contenuti che proponiamo non sono sopra la media dei nostri competitor, non otterremo grandi risultati.
Se pubblicare sui social è diventato un incubo, ti consiglio quindi di valutare un ridimensionamento della frequenza di pubblicazione per concentrarti sulla qualità.
Allo stesso tempo ti consiglio di valutare anche la possibilità di produrre contenuti diversi in base alla tipologia della tua utenza e all’obiettivo che vuoi raggiungere.
5 consigli per migliorare la tua comunicazione
1. Ricomincia dalle basi
Chi sono i destinatari della tua comunicazione? Sono veramente presenti sulle piattaforme che stai utilizzando? Ha senso pubblicare su tutti i canali?
Tieni presente che ogni canale si rivolge a target diversi in termini di età, genere e interessi. Ad esempio Instagram è molto diffuso tra gli under 30 (ma la maggioranza dei suoi utenti sono adolescenti) mentre Facebook si rivolge a un’utenza più adulta. Pinterest invece ha notoriamente un seguito soprattutto tra le donne, mentre gli utenti di Twitter hanno aspettative e modalità di interazione completamente diverse dalle altre piattaforme.
Insomma, ti faccio qualche esempio:
- se vendi abiti da bambini ha un senso avere un canale Pinterest
- se ti occupi di contenuti editoriali non dovresti ignorare Twitter
- e se invece il tuo target è over 50 probabilmente non hai bisogno di tutte quelle Stories su Instagram.
2. Metti a fuoco l’obiettivo
Cosa vuoi ottenere dalla tua comunicazione? Gli obiettivi possono essere tanti: brand awareness, vendite, promozione di un nuovo prodotto.
Se stabilisci quali sono i tuoi obiettivi sarà più facile creare contenuti – organici o sponsorizzati – mirati ed efficaci.
Non ha senso perdere tempo creando contenuti generici, mentre investire qualche risorsa in più in contenuti differenziati in base a target e obiettivo porterà risultati migliori.
Quindi ad esempio non perdere tempo a creare post su Facebook simili ad altri 100 post che hai pubblicato. Oppure creare post “inspirational” se vendi attrezzature per l’edilizia – a meno che tu non sia veramente in grado di fare contenuti ultra coinvolgenti e con una precisa strategia.
Invece prova a creare contenuti dedicati solo a quei follower che hanno già interagito con te, o magari per creare una serie di email ad hoc per chi ha già acquistato dal tuo sito.
3. Non limitarti ai social
Sempre più spesso la Digital Strategy sembra ridursi alla strategia social: questo è un grave errore, perché la strategia digitale dovrebbe essere più ampia e comprendere anche canali come il sito, il blog, la newsletter – e se ne fai uso anche i podcast. E magari cerca di integrare la tua strategia digitale in una strategia di comunicazione più generale.
Quindi non limitarti ai canali social, che sono senza dubbio importanti, ma che non sono gli unici che ti permettono di comunicare con i tuoi clienti o follower.
In particolare coltiva quei canali che appartengono al tuo brand – ad esempio il blog o la newsletter – e sui quali hai il completo controllo. Oppure valuta se investire nell’ottimizzazione del tuo sito in chiave SEO.
4. Punta sulla qualità
Vuoi stare sui social? Bene, allora condividi solo i tuoi migliori contenuti. Questo dovrebbe essere vero per tutti i tuoi canali, ma in particolare per i social, dove devi competere con una quantità incredibile di competitor – non so se l’hai notato ma tutti ormai hanno una pagina sul tuo social preferito.
In altre parole se devi tenere d’occhio il tuo budget, pubblica meno foto e video ma di qualità professionale. Se non puoi permetterti un fotografo o un videomaker professionista, procurati almeno l’attrezzatura per realizzare foto o video di buona qualità: a volte un cavalletto o un microfono possono fare la differenza.
Soprattutto non trascurare i testi: un buon copy può fare la differenza.
5. Non dimenticare i dati
Ok, hai impostato la tua comunicazione, hai prodotto contenuti di qualità, ma tutto questo è sufficiente? Ricordati di monitorare i tuoi risultati: le analytics del sito e delle piattaforme social possono darti molte informazioni utili, ma cerca di scavare in profondità.
Ad esempio ottenere tantissimi like o un buon tasso di engagement può non essere sufficiente se il tuo obiettivo è aumentare le vendite. Oppure avere moltissimi iscritti alla tua newsletter non è di per sé un risultato importante se poi ad esempio il tasso di lettura resta molto basso o se nessuno dei tuoi lettori clicca sui link.
[Immagine di copertina: Daniele Riggi ]